Amici, l’ennesimo ordigno è esploso a Kandahar, capoluogo della omonima provincia meridionale afghana, alle 9.30 ora locale, provocando la morte di 4 persone e il ferimento di altre 27. Al momento non si conosce l’identità delle vittime, ma solo che tra queste non risulta la presenza di minori, come accertato dall’agenzia di stampa Pajhwok.
Gli artefici della deflagrazione hanno posizionato la bomba in un carretto situato al centro di un mercato di bestiame, nel quartiere di Ganj, culla del movimento terroristico dei talebani. Le cause dell’attentato restano tuttavia ignote, anche se l’accaduto risulta riconducibile allo scempio che continua a perpetrarsi nell’intera area. Un’esecuzione di massa che, secondo l’ultimo rapporto della Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan, ha prodotto un bilancio di 1.319 morti e di 2.533 feriti, nei primi sei mesi dell’anno.
Sullo sfondo, la disperazione di un testimone oculare che, dinnanzi al fatiscente ospedale del capoluogo afgano, cerca a fatica di raccontare l’orribile scena. La scena dell’attentato è un terreno arido e desolato, occupato solo dai resti delle persone che lì ci hanno lasciato la vita. Stralci di vestiti ed altri oggetti personali sui quali i familiari delle vittime si disperano, invocando una pace, che stenta ad arrivare…
…Nel frattempo, la stampa mondiale distoglie l’attenzione dall’annosa problematica, riprendendo l’apprezzamento esplicitato da Michelle nei confronti del marito brizzolato.…
…Disperazione.