Amici, sono trascorsi ormai 20 anni dall’uscita del capolavoro di Steven Spielberg “Schindler’s List” che si aggiudicò 12 Nomination, vincendo sette premi oscar tra cui miglior film e regia. Parliamo di quella storia straordinaria che, più d’ogni altra, ha saputo raccontare una forma d’eroismo in grado di opporsi alla deriva antisemita dilagante in quegli anni. Una pellicola, adattata al romanzo di Thomas Keneally, che è una traccia indelebile nelle coscienze dei più. Per l’occasione, stasera a Roma il film di Spielberg, che sarà accompagnata da una cerimonia commemorativa di accensione di 300 candele rosse con il sottofondo del coro dei bambini della Scuola Ebraica, restaurato in alta definizione accompagnerà lo Yom Ha Shoah, il Giorno del Ricordo. Una videoinstallazione raffigurante la bambina col cappotto rosso, figura indimenticabile nel film, sarà proiettata sulla facciata di Largo 16 ottobre dove sono apposte le targhe che commemorano la deportazione degli ebrei romani e i bambini che non hanno mai cominciato a vivere…
Eppure, quest’anno, giungono dall’annuale rapporto del centro Kantor di Tel Aviv i dati sull’antisemitismo che fotografano un trend disgraziatamente in crescita, con un più 30 per cento di manifestazioni in tutto il pianeta rispetto al 2012.
Com’è possibile che una simile forma di razzismo imperversi a distanza di un ventennio? Che significa allora evoluzione? E modernità?… Certamente non soltanto accedere alla fibra ottica, disporre di uranio impoverito, nutrirsi di Ogm o affermare l’eco-sostenibilità… Ma anche e soprattutto accettare, convivere e condividere la multi-razzialità ed il multiculturalismo.
Costruiamo ogni giorno chilometri di nuove strade ma, in questo senso, non abbiamo fatto un passo… E sono trascorsi 20 anni.