Amici, come cantava Antonello Venditti in una delle sue più celebri canzoni: “E’ una questione politica, la grande presa per culo”. A questa eloquente definizione aggiungerei che nel XXI secolo la presa per culo imperversa….
…Si perché pare che sia nata la Scuola di Alt(r)amministrazione dove sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini annunciano di voler insegnare l’antica arte della politica, attraverso un programma didattico volto a conoscere le strategie per tagliare la bolletta energetica del 70%, arrivare al 90% della raccolta differenziata e via discorrendo… L’obiettivo (“quello annunciato”) sarebbe condividere storie, progetti, buone pratiche: esempi concreti di gestione del territorio, dell’energia e dei rifiuti. Il tutto con un occhio di riguardo alla partecipazione e ai nuovi stili di vita. Una vera e propria scuola di buona politica, insomma, per insegnare a muoversi verso una nuova economia e, possibilmente, una nuova società…
…Io credo che soltanto questa premessa sia sufficiente a dimostrare l’efficacia della frase di Venditti. Come si può pensare di far credere ad un popolo che nella storia si è sempre distinto per intelligenza e, perché no, machiavellismo, che la politica sia (ancora) materia di studio, che possa essere ricondotta alla sua definizione originaria (dal greco “πόλις”, polis, città) ossia all’arte di governare la società e, in ultima analisi, come qualcosa da potersi insegnare e tramandare?
La storia contemporanea ci insegna (con cadenza giornaliera!) che al termine in oggetto sono assai più verosimilmente riconducibili concetti quali “voti”, “potere”, “relazioni”, “compromesso”, “denaro”, “interessi” ed altri correlati.
Per questo motivo quando ascolto dichiarazioni come quella fatta del referente della Scuola di Alt(r)amministrazione, Marco Boschini, avverto una curiosa sensazione a metà tra disgusto e divertimento: “Nel concitato periodo pre-elettorale che stiamo vivendo, può sembrare strano vedere politici andare oltre gli slogan, e testimoniare con il proprio operato che sprechi, clientelismi, corruzione e devastazione ambientale, fenomeni che siamo abituati vedere andare a braccetto con la politica, anche in Italia possono essere superati. Amministratori locali pronti a mettere anche altri nelle condizioni di replicare esperienze virtuose”. Il disgusto lascia spazio libero al divertimento, invece, quando Boschini parla di “docenti” e “materie d’insegnamento”: “La nostra è una scuola molto concreta, dove sindaci, assessori e consiglieri cercano di far conoscere il proprio percorso amministrativo partendo dai progetti realizzati”.
…Ci dispiace, ma questa volta non abbiamo intenzione di “girarci”. Cambiate disco.