Amici, oggi vorrei dare qualche “tag” per definire ciò che ogni giorno tocchiamo con mano. Infelicità, disincanto, disgusto, astensione, raccomandazioni, incompetenza, anacronismo, sono i termini emersi da un sondaggio effettuato da MTV (all’interno del programma “Io voto”) e utilizzati dai giovani per esprimere il loro punto di vista rispetto alla politica italiana, in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio.
Oggi più che delle parole, mi servirò degli eloquenti messaggi iconografici pubblicati dal canale musicale, per descrivere la posizione dei ragazzi nei confronti di chi li (mal)governa. Andiamo ad analizzare lo studio nel dettaglio…
Questo si riferisce agli ultimi tre mesi e prende in esame circa 1000 ragazzi compresi fra i 18 e i 34 anni. Per le prossime elezioni molti giovani non andranno a votare come segno di protesta (almeno 1 su 4). L’85% degli under 34 si dichiara disilluso da una reale possibilità di cambiamento politico. Quello che viene fuori è un quadro di forte distacco nei confronti della politica: il 79% della classe viene vista come incompetente.
Passiamo alla valutazione dei leader politici. A spuntarla su tutti è Beppe Grillo anche se per molti “non attendibile”. Il portavoce M5s è visto al 52% come il più diretto, innovativo (36%) e appassionato (35%). Al segretario del PD Pier Luigi Bersani è riconosciuta la maggior esperienza (36%).
Mario Monti, anche se con valori in generale più bassi, è votato come “pragmatico” al 26%. Non convince, invece, Silvio Berlusconi: i due soli campi in cui le percentuali crescono sono la casella “di talento” (17%) e con “esperienza” (25%). In “Io voto”, sono menzionate le intenzioni di voto. Il 72% “andrà sicuramente a votare”.
Di seguito, le preferenze indicate dai ragazzi intervistati: 27% MoVimento Cinque stelle, 17% Pd, 14% Monti, 11% Pdl, 10% annullamento scheda, 6% Ingrouia, 6% altri, 4 % Lega, 3% Sel, 1% Udc o Fli.
Cari “amministratori delle vite altrui” quale esito potrebbe avere un sondaggio del genere quando nella maggior parte dei manifesti elettorali non si intravede l’ombra di una proposta indirizzata all’universo giovanile, o là dove sia accennata, si dematerializza in esclusiva demagogia da dopoguerra?
Cosa stiamo andando a votare se nel “da farsi” non ci siamo neppure? A chi parlano i politici se il futuro del Paese, i giovani, non sono coinvolti? Che programma può mai essere quello che non fa luce nemmeno su una linea di tale zona d’ombra? Che uomini di Stato sono quelli che fanno orecchie da mercante su cotanto malessere?
Ringrazio personalmente MTV per aver proposto finalmente qualcosa di interessante da guardare alla Tv. Il Sondaggio conferma ciò per cui ci battiamo un giorno si e l’altro pure attraverso questo blog: il disinteresse nei confronti delle nuove generazioni. Se questa è la considerazione che meritiamo allora nulla più ha senso, perché senza una politica giovanile credibile nulla può aver luogo, di qui a breve.
Il male è stato abbondantemente scoperto, adesso attendiamo la cura… Che facciamo in fretta, prima che sia troppo tardi.