Governo italiano boccia gli studenti Erasmus in politica

Studenti Erasmus esclusi dal voto per le Elezioni Politiche italiane

Amici, ahimé oggi apro con una brutta notizia. Un caso già trattato il 18 gennaio che vede protagonisti gli studenti Erasmus e il loro diritto al voto per le Elezioni Politiche del 24 e 25 febbraio prossimi.

Il post di venerdì scorso chiudeva così: “Non ci resta che attendere il responso di Terzi: concederà un respiro di modernità alle nuove generazioni o sarà invogliato a pulirsi il culo con un nostro diritto?… …Restiamo fiduciosi e positivi…”.

Ebbene, il responso è arrivato e l’esito è negativo. La nostra fiducia e positività è stata tradita dalla nota diffusa da palazzo Chigi: “Il Consiglio ha valutato approfonditamente, grazie alle relazioni dei Ministri dell’interno e degli affari esteri, la possibilità di consentire agli studenti Erasmus la partecipazione al voto dall’estero per le prossime elezioni politiche, come auspicato in precedenza. La discussione – continua la nota – ha posto in evidenza delle difficoltà insuperabili: anzitutto di tempo e di praticabilità e, soprattutto, di costituzionalità nel selezionare unicamente gli studenti Erasmus – escludendo tutti gli altri soggetti che si trovano all’estero per ragioni di studio, ma senza una borsa Erasmus – come nuova categoria di elettori temporanei. La discrezionalità di scelta che eserciterebbe il Consiglio con questa decisione contrasta con i principi di partecipazione democratica, eguaglianza ed effettività del diritto di voto previsti dalla Costituzione. Il Consiglio – conclude la nota – ha auspicato che la prossima riforma elettorale tenga in debita considerazione le esigenze dei giovani temporaneamente all’estero per ragioni di studio e di lavoro”.

Capite? La prossima riforma elettorale si ricorderà dei diritti di 20mila studenti italiani che si trovano all’estero perché meritevoli di una borsa di studio pensata ai fini di un interscambio culturale!

Questo è lo spazio che ci concedono. Nullo. Anzi, peggio, perché ci hanno prima illusi…

Mi domando, vi domando: “Come possono discutere di programmi che ci riguardano, se prima non ci considerano, non parlano di noi, dei nostri diritti, della nostra partecipazione alla res publica?

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