Amici, da sempre la parola “meritocrazia” è stata associata ai cittadini, ai lavoratori, insomma, a noi. Ci siamo mai chiesti se ciò fosse giusto? Bè, lo abbiamo fatto oggi…
Come mai si richiede una società meritocratica e non un Governo meritocratico? Perché ci analizziamo e non Li analizziamo? Abbiamo sostenuto innumerevoli test fino a questo momento. Loro invece?
Eccone uno cucito addosso all’uomo del momento, il Presidente del Consiglio Enrico Letta.
– Come intende ridurre i costi della politica, dal primo gennaio, non fra tre anni? (In giugno promise che lo avrebbe fatto entro sei mesi: scadono fra tre settimane).
– Con quali mezzi combatterà l’evasione fiscale? S’impegna a tradurre ogni euro recuperato dall’evasione in riduzioni di aliquote dei contribuenti onesti?
– Continuerà ad usare il fisco per favorire il lavoro femminile?
– S’impegna a riconoscere che quello dell’Invalsi è stato un passo falso e conferma la strada della valutazione, utilizzandola per introdurre premi e penalità per scuole, università e insegnanti?
– Quali sono gli obiettivi numerici per i tagli di spesa da attuare nel 2014 e 2015?
– In che modo intende tassare gli immobili?
– Confermerà la Tobin tax? A quanto stima il gettito di questa imposta?
– Quali aziende pubbliche, nazionali o locali, intende privatizzare? Con quali procedure?
– Come pensa di riformare il mercato del lavoro?
– Quali politiche intende seguire per l’immigrazione?
Attraverso il suo impegno, il nostro amico dovrà darci la possibilità di valutare, entro breve, il suo operato, alla stregua di come lui e tutti quelli che (in misura diversa) ci governano, fanno da una vita e più.
Il tempo ci dirà a quanti e a quali dei quesiti in oggetto sarà data una risposta…
Gli facciamo un in bocca al lupo.
…E lo facciamo anche a noi.