Amici, siamo a – 4 giorni dalla partenza di Papa Francesco per Rio de Janeiro, la città che ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù.
Nel messaggio diretto a noi, Francesco esprime tutta la singolarità di un Papa che piace persino ad atei e agnostici. Un discorso che squarcia il muro della diffidenza che secoli di ‘Mala Chiesa’ hanno contribuito ad erigere: “Cari giovani, vi ho visto nella processione, quando entravate; vi immagino a fare festa intorno a Gesù, agitando i rami d’ulivo; vi immagino mentre gridate il suo nome ed esprimete la vostra gioia di essere con Lui! Voi avete una parte importante nella festa della fede! Voi ci portate la gioia della fede e ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre: un cuore giovane, anche a settanta, ottant’anni! Cuore giovane! Con Cristo il cuore non invecchia mai! Però tutti noi lo sappiamo e voi lo sapete bene che il Re che seguiamo e che ci accompagna è molto speciale: è un Re che ama fino alla croce e che ci insegna a servire, ad amare. Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’Incontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: è buono seguire Gesù; è buono andare con Gesù; è buono il messaggio di Gesù; è buono uscire da se stessi, alle periferie del mondo e dell’esistenza per portare Gesù! Tre parole: gioia, croce, giovani”.
Ai gesti, Francesco fa seguire una comunicazione straordinaria, uguale solo a se stessa. Un modo di parlare diretto, capace di combinare sobrietà verbale con ricchezza del contenuto della fede. Un linguaggio percepito dalle masse in maniera immediata, perché diretto alla coscienza, in grado di stabilire una sintonia estremamente profonda con la gente. Un’attitudine a tracciare, nelle omelie quotidiane, il profilo essenziale del discepolo del Signore: “Se Dio ha pazienza con noi, allora compito dell’uomo è quello di camminare con Dio”. Francesco ricorda che non siamo soli: “Dio accompagna l’uomo e lo attira a sé”.
Siamo al cospetto di una trasformazione epocale nel modo di condurre la nostra esistenza. Continuiamo a contribuire a questa trasformazione. Anche se può apparire vano. A qualsiasi costo…