Giovani all’ultima spiaggia. Storia di un CV “venduto” su (finto) Amazon…

Disoccupato si propone su (finto) Amazon

Amici, per la serie: “Le proviamo tutte”, voglio raccontarvi una storia che, insieme ad altre postate nei giorni passati, fotografa in maniera nitida, come sta modellandosi l’universo (dis)occupazionale giovanile. Una vicenda dalla quale emerge un aspetto umano che la dice lunga circa la condizione psicologica nella quale versano oggi i ragazzi, anche se, troppo spesso, non lo manifestano.

Ma io intendo analizzare con voi questa prerogativa per cercare di offrire qualche spunto di riflessione produttivo, finalizzato a possibili soluzioni. I vostri commenti, le critiche, le condivisioni sono concime vitale per lo sviluppo della terra dei nostri obiettivi. E’ solo attraverso di essi che riusciamo a comunicare il nostro pensiero sugli avvenimenti d’attualità che ci interessano più da vicino e, di conseguenza, è solo in questo modo che possiamo sperare di cambiare le nostre sorti.

La storia è quella di Philippe Dubost, un web product manager francese disoccupato che, per attirare l’attenzione delle aziende, ha avuto una brillante idea che ha velocemente conquistato la Rete. Invece di pubblicare sul web il solito curriculum vitae in formato standard, giovedì scorso il transalpino ha adattato il suo Curriculum vitae a una falsa pagina di  Amazon proponendo se stesso come merce rara in vendita. Le credenziali garantite dal famoso portale hanno convinto almeno 100 datori di lavori che nei giorni scorsi hanno contatto il giovane parigino per offrigli un lavoro.

Sulla falsariga di Amazon, Philippe ha invitato i potenziali acquirenti a controllare velocemente le qualità del prodotto e a “ordinarlo subito” perché “in magazzino vi è rimasto un solo pezzo”. Il prodotto-Dubost è stato aggiunto al carrello con un prezzo di listino di 999.999 dollari, poi cancellato così da invogliare i datori di lavoro a presentare la propria offerta di stipendio. Nella parte riservata ai dettagli del prodotto abbiamo scoperto che Dubost è disponibile a essere spedito in tutto il mondo e che ha presentato le sue dimensioni (è alto 1,86 mtr.). Inoltre ha offerto agli interessati la possibilità di selezionare una lingua (nel suo caso tre), dichiarando di avere una “mentalità imprenditoriale” e un’esperienza di 5 anni sui prodotti web. L’attenzione ai dettagli è maniacale e come nel famoso sito di e-commerce c’è la parte dedicata alla recensione dei clienti che hanno già sperimentato il prodotto. Alla fine della “transazione”, come i migliori beni in vendita su Amazon Dubost, ha ottenuto 5 stelle su 5. Solo giovedì scorso il CV di Dubost è stato visto da ottantamila utenti e molti internauti hanno definito geniale la sua trovata.

Che dire, la crisi aguzza l’ingegno? Certamente si, ma più che su questo mi concentrerei su un altro aspetto, molto meno divertente: oggi per ambire al lavoro per cui abbiamo tanto studiato e ci siamo preparati dobbiamo appellarci a trovate tanto singolari da risultare uniche nella storia. Direi che si tratta di una prospettiva a dir poco utopica, quasi fantascientifica.

…Ma di presentarci con un normale CV alla mano e affrontare un regolare (può succedere ma è raro) colloquio di lavoro per ottenere il “posto”, se ne può ancora parlare ?

Noi ci speriamo, dopo tutto…

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