Amici, ma non dovevamo essere tutti, e dico tutti, ammessi allo stesso modo alla cena del Signore?
Il fatto è questo. Nella giornata di ieri, quattro studentesse del gruppo femminista “Femen”, due francesi e due ucraine di 23 e 25 anni, hanno promosso un’inconsueta manifestazione di protesta in favore dei diritti dei gay, restando in topless durante l’Angelus del Papa in Piazza San Pietro. Le quattro ragazze, che sui loro corpi avevano tracciato la scritta «In Gay We Trust», sono state allontanate con veemenza sotto gli occhi “inbigottiti” dei fedeli da carabinieri e polizia e portate al vicino ispettorato Vaticano per essere identificate ed eventualmente denunciate. Potrebbero dover rispondere dei reati di manifestazione non autorizzata e atti osceni in luogo pubblico.
Ecco, io qui ci vedo una scena… Gesù che parla ai fedelissimi mentre spezza il pane e mesce il vino. Nel frattempo si aggiungono al tavolo quattro nuovi ospiti, tutte donne, di differenti origini e cultura che generano immediatamente diffidenza (e anche un pizzico di paura) tra i commensali. Questi iniziano a cospirare nei confronti dei nuovi arrivati fino a convincersi della necessità di estrometterli dalla cena. A questo punto li afferrano e li sbattono fuori dalla sala. Nel frattempo, a capotavola qualcuno continua a mangiare e a bere come se non accadesse nulla attorno a sè…
Qui di sotto il video rappresenta un’immagine quanto mai reale del “classismo” incubato tra le cellule della lobby ecclesiastica e delle sue consequenziali manifestazioni moralmente (e, perché no, anche fisicamente) violente.