Amici di Obiettivo Giovani,
non bastava la vessazione fiscale promossa da tutti i Governi che ci si sono susseguiti nella nostra storia (in particolare da quello appena crepato), un tasso di disoccupazione giovanile record che sfiora i 36 punti percentuali, la soglia di povertà ormai ampiamente superata per le classi (che una volta avremmo definito) medie… Quest’anno verranno introdotte ben 3 nuove tasse che ci condurranno ancor più rapidamente verso la “nuova povertà”. Sapete, quella condizione esistenziale nella quale riesci ancora, anche se a fatica, a mettere il piatto a tavola la sera, ma non puoi permetterti di programmare la tua vita nemmeno per il giorno seguente perché non hai certezza di quello in corso, fai completo affidamento a pochi spiccioli che sei riuscito a mettere da parte nei momenti di piena o che ti hanno lasciato i tuoi, sogni un’indipendenza che, a meno che la matematica non diventi un opinione, non raggiungerai prima di aver raggiunto il 40esimo anno d’età (stando alle statistiche più della metà del percorso di vita), non ipotizzi nemmeno per scherzo di generare famiglia perché per questo ti affidi al Lotto e agli altri giochi statali, e ti dimentichi di quanto era bello guardare il mondo dal finestrino di un aereo mentre pensavi che alla prossima destinazione avresti potuto incontrare la donna della tua vita… Così, tanto per fare degli esempi.
Nello specifico, la pressione fiscale, in base alle ultime previsioni del Governo, salirà dal 44,7% dell’anno appena concluso al livello record del 45,3%. Le nuove tasse, di fatto, guarderanno soprattutto alla casa e agli investimenti finanziari. Da subito scatterà l’Ivie, l’imposta che si paga sul valore degli immobili all’estero, mentre bisognerà attendere marzo per la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie. A caratterizzare l’anno sarà però la Tares, la nuova tariffa sui rifiuti che si preannuncia come un balzello di rilievo: si pagherà da aprile sulla grandezza degli immobili ma manderà in pensione la vecchia Tarsu e assorbirà la Tassa di igiene ambientale.
Ma a gravare sui portafogli dei contribuenti sarà l’Iva che a luglio vedrà l’aliquota salire dal 21 al 22%.
Buon anno a tutti…