Uno stage al ministero dell’Economia istituito per 34 posti. A concorrere, mezo milione di speranzosi giovani italiani. Di questi tempi, un’occasione ghiottissima, considerando che gli ultimissimi dati diffusi dall’Istat attestano una percentuale di disoccupazione giovanile pari al 36.5%.
I posti sono riservati a chi ha appena preso una laurea o la prenderà nei prossimi mesi. Ed ognuno con un percorso definito, beninteso anche ambizioso: si va dalla “elaborazione dei budget, analisi dei costi e misurazione della performance” all’attività di rappresentanza e difesa del Ministero nelle controversie di lavoro”, fino al monitoraggio delle entrate tributarie e analisi dell’andamento del gettito in relazione alle variabili macroeconomiche”.
Poi, si arriva al capitolo rimborso spese. “L’importo lordo è fissato sulla base delle presenze in ufficio, debitamente documentate, terminato in euro 7,00 giornalieri”. Con l’avvertenza che le suddette somme siano erogate ai tirocinanti compatibilmente con le disponibilità nei relativi capitoli di bilancio”.
Il bando è stato reso pubblico solo pochi giorni fa sul sito internet della Fondazione Crini, la Conferenza dei rettori.
Sempre nella giornata di oggi apprendiamo una notizia che tradisce un po’ la fiducia di chi ancora crede (o vuole credere) a questo genere di iniziative. Mi riferisco al caso Pitruzzella, il Presidente dell’Antitrust che ha favorito un suo allievo, poi rivelatosi figlio dell’ex socio di regate di vela, nel concorso bandito dall’Autorità Garante per la Concorrenza.
Mettendo assieme i due fatti, si affievolisce improvvisamente quell’entusiasmo che ci ha svegliati stamane e che lascia il posto al vecchio punto di vista riguardo certi “fenomeni di casa nostra”.
Insomma, credete davvero che non esistano 34 persone in tutto lo Stivale “collegate” in qualche maniera al Tesoro?